è una campagna per la legalità nata a Reggio Calabria nel 2010 su iniziativa del coordinamento cittadino di Libera.

L’iniziativa è nata come risposta immediata al gravissimo attentato subito dall’imprenditore reggino Tiberio Bentivoglio, per non aver ceduto alle richieste estorsive della ‘ndrangheta.

Ci si rese subito conto che non erano sufficienti gli attestati di solidarietà e le affermazioni dei principi di legalità.

Era necessario cercare di promuovere un fronte comune che unisse cittadini e imprenditori nella lotta contro il predominio ‘ndranghetistico sul territorio, sostenendo azioni di contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata.

Dopo un anno di ascolto delle difficoltà e delle necessità delle vittime del racket che esercitano le loro attività nel comune di Reggio Calabria, e con il sostegno di 26 associazioni cittadine, si giunse nel 2010 all’assemblea costituiva di ReggioLiberaReggio e all’adesione delle prime 12 realtà imprenditoriali.

Prende così avvio la campagna
antiracket e di consumo critico

con la presenza di vittime del racket delle estorsioni, imprenditori, cittadini responsabili, studenti, associazioni, professionisti, gruppi e singoli, con l’obiettivo di restituire speranza ai cittadini e costruire spazi di economia legale, rigenerando il tessuto economico e imprenditoriale dell’area di Reggio Calabria e della regione.

Il nucleo iniziale della rete era composto in gran parte da cooperative sociali, cui negli anni si sono aggiunte via via realtà economiche con caratteristiche spiccatamente imprenditoriali. Grazie al lavoro di promozione pazientemente attuato, si è giunti – dato 2022- alle attuali 76 aziende aderenti alla rete, che svolgono la propria attività nei più diversi settori merceologici.

L’esperienza nata a Reggio Calabria è stata recentemente assunta da Libera in tutta la regione Calabria, quale ambito di impegno per tutti i coordinamenti operanti nella nostra regione.

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